Nuova Riveduta:

Giudici 4:18

Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: «Entra, mio signore, entra da me; non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda e lei lo coprì con una coperta.

C.E.I.:

Giudici 4:18

Giaele uscì incontro a Sisara e gli disse: «Fermati, mio signore, fermati da me: non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda ed essa lo nascose con una coperta.

Nuova Diodati:

Giudici 4:18

Jael uscì allora incontro a Sisera e gli disse: «Entra, signor mio, entra da me; non temere». Così egli entrò da lei nella tenda, ed essa lo coprì con una coperta.

Riveduta 2020:

Giudici 4:18

E Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: “Entra, signor mio, entra da me: non temere”. Ed egli entrò da lei nella sua tenda, e lei lo coprì con una coperta.

La Parola è Vita:

Giudici 4:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giudici 4:18

E Jael uscì incontro a Sisera e gli disse: 'Entra, signor mio, entra da me: non temere'. Ed egli entrò da lei nella sua tenda, ed essa lo coprì con una coperta.

Ricciotti:

Giudici 4:18

Uscì pertanto Jael incontro a Sisara e gli disse: «Entra in casa mia, o mio signore: entra, non temere». Entrato egli nella tenda di lei e ricoperto da essa con un ampio mantello,

Tintori:

Giudici 4:18

Giaele, uscita incontro a Sisara, gli disse: «Entra da me, signor mio, entra, non temere». Ed egli entrò nella tenda di lei, ove, dopo essere da lei ricoperto con un mantello,

Martini:

Giudici 4:18

Uscì adunque Jahel incontro a Sisara, e gli disse: Entra in casa mia, Signore: entra, non temere. Ed egli entrò nella tenda di lei, ed ella lo ricoperse con un mantello.

Diodati:

Giudici 4:18

E Iael uscì fuori incontro a Sisera; e gli disse: Riduciti, signor mio, riduciti appresso di me; non temere. Egli adunque si ridusse appresso di lei nel padiglione; ed ella lo coprì con una schiavina.

Commentario abbreviato:

Giudici 4:18

17 Versetti 17-24

I carri di Sisera erano stati il suo orgoglio e la sua sicurezza. Così sono delusi coloro che si appoggiano alla creatura; come una canna spezzata, essa non solo si spezza sotto di loro, ma li trafigge con molti dolori. L'idolo può diventare presto un peso, Isa 46:1; ciò di cui eravamo malati, Dio può farci ammalare. È probabile che Iael avesse davvero intenzione di essere gentile con Sisera, ma per un impulso divino fu poi indotta a considerarlo un deciso nemico del Signore e del suo popolo e a distruggerlo. Tutti i nostri legami con i nemici di Dio devono essere interrotti, se vogliamo che il Signore sia il nostro Dio e il suo popolo il nostro popolo. Colui che pensava di aver distrutto Israele con i suoi molti carri di ferro, viene a sua volta distrutto con un solo chiodo di ferro. Così le cose deboli del mondo confondono i potenti. Gli Israeliti avrebbero evitato molti guai se avessero distrutto prima i Cananei, come Dio aveva ordinato e permesso loro; ma è meglio essere saggi tardi, e acquistare saggezza con l'esperienza, che non essere mai saggi.

Riferimenti incrociati:

Giudici 4:18

2Re 6:19

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